Il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata, meglio conosciuto come ADI, è il servizio di punta della nostra Cooperativa Sociale Medi Care.
Abbiamo più volte parlato di ADI soffermandoci sulle “tecnicità”, come ad esempio chi può richiedere il servizio, a chi è rivolto e quali sono le attività che vengono erogate al paziente.
Ma è bene fare un focus e soffermarci su alcuni aspetti.
L’Italia è un paese che invecchia, dove ci sono sempre meno nascite e dove l’età media e la prospettiva di vita si alza sempre più.
È palese dunque come la struttura dell’intera popolazione italiana segue un progressivo scivolamento verso le età senili e, in alcuni casi, ultracentenarie.
Da questa panoramica generale si può pensare che una popolazione che invecchia stia tutto sommato bene, grazie alle nuove cure mediche e alle scoperte scientifiche che hanno abbassato di molto l’indice di mortalità.
Vivere più a lungo non significa però vivere “bene”, sono tantissimi infatti gli anziani non autosufficienti che hanno bisogno di ricorrere a cure e assistenza. Il Servizio Sanitario Nazionale deve riuscire a far fronte a una domanda crescente di assistenza sanitaria a lungo termine.
Ma ad avere bisogno di cure e assistenza non è solo la fascia d’età che riguarda gli anziani, come erroneamente si può pensare, ma anche tutti coloro che si trovano ad avere un bisogno sanitario.
L’ADI è un servizio rivolto a tutte quelle persone fragili (neonati, bambini, adulti e anziani) non autosufficienti o affette da patologie particolari che necessitano di prestazioni a domicilio a diversi livelli avanzati di cura e assistenza.
L’ADI è un servizio totalmente gratuito in quanto deve essere garantito dal Servizio Sanitario Nazionale come LEA (Livelli Essenziali Assistenza). Lo scopo è quello di alleggerire le strutture ospedaliere dal carico delle lunghe degenze e, soprattutto, riuscire a fornire al paziente le cure e le terapie di cui ha bisogno direttamente a domicilio.
Un intero team di professionisti del settore socio-sanitario come medici, fisioterapisti, psicologi, farmacisti, infermieri, OSS, etc. viene messo a disposizione di chi ne fa richiesta e possiede determinati requisiti.
Eseguita la segnalazione al PUA, dal paziente stesso o dai familiari, verrà esaminata e valutata dal Medico di Medicina Generale con il supporto dell’Unità Valutativa Multidimensionale, a redigere infine un Piano di Assistenza Individualizzato (PAI).
Il PAI non è altro che il dettaglio di tutte le cure e gli interventi necessari per migliorare la condizione iniziale del paziente: qui vengono individuate le figure professionali che devono entrare in azione e le modalità con le quali verranno erogate le prestazioni.
Esistono diverse tipologie di ADI, con diverse “intensità”, ovvero giorni di servizio erogati alla settimana.
Si parte da un ADI prestazionale di bassa intensità, con un’assistenza spot su 5 giorni su 7, per pazienti che hanno bisogno di prestazioni come prelievi o cambio catetere vescicale
Nell’ADI di media intensità invece l’assistenza è su 6 giorni su 7. Ad essere coinvolte sono tutte quelle persone che necessitano di ricevere a domicilio alcune prestazioni sanitarie, quali medicazioni, somministrazione terapia, etc..
Infine nell’ADI complessa, o ad alta intensità, l’assistenza è giornaliera, 7 giorni su 7. Questa tipologia di servizio è indirizzato a pazienti non autosufficienti e con patologie gravi, invalidanti che hanno bisogno di monitoraggio costante e necessitano di tutte le cure adeguate, da quelle mediche e infermieristiche a quelle assistenziali.
Medi Care ha investito tanto, fin dal 1998, in termini di formazione e migliorie, per far si che questo servizio sia svolto al pieno delle potenzialità da parte di tutti gli operatori sul campo.
Nel corso degli anni abbiamo raccolto testimonianze, attestazioni di affetto e toccato con mano gli effetti positivi di questo servizio nella vita reale di chi ha davvero bisogno.
È questo che ci spinge a trovare sempre nuovi stimoli, per continuare ad offrire le soluzioni e le prestazioni più opportune.
Le nuove sfide per il futuro non spaventano, anzi l’obiettivo verso cui ci muoviamo è approdare all’accreditamento regionale per l’ADI, per avere un impatto maggiore e migliore su quante più persone possibili.