Abbiamo parlato in questi mesi dei servizi che Medi Care mette a disposizione per chiunque ne abbia bisogno e ne faccia richiesta. Sono tanti i percorsi di vita che hanno incrociato negli anni quello della nostra cooperativa sociale e in questa rubrica ci piacerebbe iniziare a raccontarvene qualcuno.
Dietro ciascun servizio, infatti, ci sono delle storie, egualmente uniche e speciali, di cui vorremmo potervi parlare sempre più spesso. Farlo con tutte sarebbe impossibile ma proveremo oggi a raccontarvene una in particolare, quella di Michele.
Michele è un ragazzo di vent’anni con un ritardo cognitivo, è sordo dalla nascita e a questo quadro già delicato si aggiungono disturbi dello spettro autistico. Come tanti ragazzi nella sua condizione, vive ogni giorno in una piccola bolla di mondo in cui è difficile entrare e a cui bisogna accostarsi in punta di piedi.
Esattamente quello che gli operatori di Medi Care hanno cercato di fare in questi anni, a partire dal lontano 2011, cioè da quando Michele era poco più di un bambino.
Seguire ragazzi come Michele non è semplice, è un percorso articolato nel quale una vera e propria rete formata da diverse realtà sociali coopera con il solo scopo di dare un supporto reale ai ragazzi e alle famiglie.
Nello specifico, Michele ha avuto fin dalla scuola dell’infanzia un’assistente alla comunicazione a lui assegnata, Giusi Ruta, che lo ha seguito costantemente e che è diventata un vero e proprio punto di riferimento.
In questi anni scolastici Medi Care è stata un ponte, un tramite tra la scuola e la famiglia di Michele, che è sempre stata una presenza forte a sostegno. Spesso, infatti, è proprio questo il problema maggiore da superare, riuscire ad abbattere le barriere che una patologia come l’Autismo alza tra i soggetti affetti e tutto il resto del mondo che ruota intorno.
Michele, oggi, è un ragazzo sereno che ha concluso il suo percorso di studi. In questi anni ha frequentato con ottimi risultati l’Istituto Alberghiero Principi Grimaldi di Modica, e fin da subito è riuscito ad entrare nel cuore sia dei suoi insegnanti che dei compagni di classe, i quali non gli hanno mai fatto mancare il loro supporto. Del resto non è difficile volergli bene, Michele è un ragazzo volenteroso e si impegna in ogni cosa che fa al massimo delle sue capacità.
Sono numerosi i progetti in cui è sempre stato coinvolto ma, come tutti i ragazzi, ha ovviamente delle attività in cui riesce a dare il meglio di sé. Malgrado i suoi problemi dimostra un grande spirito di adattamento naturale che lo porta a trovarsi bene nelle varie situazioni, grazie al lavoro di sostegno svolto in questi anni riesce a capire bene le regole del vivere in gruppo e le accetta senza problemi.
Nel corso del suo percorso scolastico ha frequentato diversi laboratori di cucina, riesce infatti a preparare benissimo il caffè e il cappuccino. Si impegna molto anche nelle piccole cose ed è molto attento e puntiglioso, specie nelle attività che richiedono precisione come apparecchiare.
Grazie alla LIS, ovvero la lingua dei segni, riesce a comunicare, abbattendo quel muro di silenzio che lo accompagna da quando è nato.
Inoltre ha preso la buona abitudine di “tenere un diario” nel quale riporta quello che gli succede durante la giornata e ne conserva così la memoria. Ha una naturale propensione per la matematica e per tutto ciò che è tecnologico, uno dei suoi passatempi preferiti è guardare su YouTube video di treni, di cui è follemente appassionato.
Frequentando l’Istituto Alberghiero Principi Grimaldi di Modica è facile intuire come un’altra sua passione sia la cucina: è infatti una buona forchetta e a questo, in passato, ha unito anche l’amore per lo sport e soprattutto per la piscina.
Le giornate di Michele non si limitano solamente agli impegni scolastici, trascorre infatti i suoi pomeriggi presso “La casa di Toti”, a Modica. La Casa di Toti è una Onlus e un Albergo etico per ragazzi speciali come Michele, un progetto solidale nato dall’unione di diverse forze, dove è possibile frequentare laboratori occupazionali.
Neanche il Covid, fortunatamente, è riuscito a fermare la voglia di fare e di apprendere di Michele: grazie al supporto della DAD e di tutti gli insegnanti anche questa brutta parentesi non ha avuto un impatto troppo negativo nella sua vita.
La storia di Michele è un ottimo esempio di come, unendo le sinergie e le risorse in campo, in questo caso l’Istituto Alberghiero Principi Grimaldi di Modica, realtà come Medi Care con la sua Centrale Sociale e gli operatori altamente qualificati, sia possibile avere davvero un impatto positivo nella vita delle Persone che hanno dei bisogni specifici.